Dieta contro l'anemia: cosa mangiare

Da cosa dipende l'anemia da carenza di ferro?

L’anemia da carenza di ferro dipende da varie condizioni e patologie e le donne ne sono maggiormente a rischio per gravidanza e allattamento, ma anche in seguito al ciclo mestruale o a malattie come ernia iatale, tumori e ulcera.

Tra le patologie che hanno come conseguenza l’anemia ci sono anche malattie croniche che influenzano il metabolismo come malattia di Chron, colite ulcerosa e celiachia. Non meno importante è la dieta equilibrata per contrastare l’anemia: una sana alimentazione deve garantire un adeguato apporto di ferro e comprendere alimenti di origine animale come carne e pesce.

Il ferro in particolare è presente in carne, pesce, uova, legumi, frutta secca in guscio. Si tratta di un elemento essenziale per la formazione dell’emoglobina e che garantisce la respirazione cellulare e il metabolismo degli acidi nucleici. Oltre al ferro è importante avere una buona disponibilità di zinco, presente in carne, pesce, frutti di mare, uova, legumi, semi oleosi. 

Lo zinco permette la sintesi di molti ormoni e la supplementazione di ferro e zinco migliora memoria e capacità intellettuali delle persone, oltre a contrastare i sintomi antidepressivi tipici della donna in premenopausa e menopausa.

Cosa è l'anemia da carenza di ferro

L’anemia è la carenza di ferro nell’organismo, che non dispone di quantità adeguate di questo elemento per garantire il trasporto di ossigeno attraverso l’emoglobina. Tra i sintomi dell’anemia da mancanza di ferro ci sono astenia, ossia una stanchezza e debolezza molto forte e generalizzata, mancanza di respiro, tachicardia, pallore, mal di testa e capogiri, insonnia, irritabilità, freddo alle estremità degli arti e formicolio alle gambe, fragilità delle unghie e perdita di capelli.

Si tratta di una situazione di generale indebolimento dell’organismo, in cui la ossigenazione diminuisce e si alterano le reazioni enzimatiche con conseguenti squilibri al sistema immunitario, alla termoregolazione e alla neurotrasmissione cerebrale. Come si contrasta questa situazione di anemia? 

Il primo elemento su cui intervenire è la dieta: vediamo allora quali sono gli elementi consigliati e il ruolo della carne per contrastare la carenza di ferro.

Gli alimenti consigliati per l'anemia

Un valido nutrizionista consiglia a chi è a rischio di anemia di consumare alimenti di origine animale che contengono ferro emico e alimenti di origine vegetale che contengono ferro non emico. Il primo tipo di ferro è assorbito velocemente dall’organismo e in quantità elevate, mentre il ferro non emico è assorbito solo per il 10%.

Tra gli alimenti consigliati per l’anemia ci sono fegato e frattaglie, ma in generale tutta la carne è ricca di ferro indipendentemente dal fatto che si tratti di carni bovine, di maiale, di agnello, di cavallo, di pollo, di tacchino e di faraona garantiscono un adeguato apporto di ferro. L’unico accorgimento è il fatto che una dieta ricca di carne rossa porta all’aumento del colesterolo e per questo il piano alimentare per gli anemici va preparato da un nutrizionista sulla base di caratteristiche e stile di vita della persona.

Anche il pesce è ricco di ferro, in particolare per quanto riguarda i crostacei, i molluschi e pesci come trota, tonno, baccalà, acciughe e sarde.

Tra gli alimenti che contribuiscono, invece, all’apporto di ferro non emico troviamo le verdure a foglia verde, come la lattuga, e la frutta secca come noci e nocciole, mandorle e pistacchi. Si possono poi integrare alla propria alimentazione fonti proteiche ricche di ferro come i fagioli, le lenticchie, i ceci, i lupini e il tofu. Infine, un’alimentazione equilibrata prevede anche l’utilizzo in cucina di pasta, pane e cereali, che contengono una quantità varia di nutrienti.

Per aumentare l’assimilazione del ferro il nutrizionista consiglia di consumare vitamina C durante i pasti, come succo di limone o verdure ricche di questa sostanza tra cui pomodori, peperoni, cavoli e broccoli, o ancora terminare i pasti con agrumi o verdure come kiwi, ribes e uva. Tra gli alimenti da limitare in chi soffre di anemia ci sono, invece, latticini, caffè, tè e cioccolato.

Ruolo e proprietà della carne

Come detto gli alimenti di origine animale sono ricchi di ferro eme, che viene assorbito maggiormente dall’organismo. La carne in particolare è ricca di ferro e sono da preferire la milza di bovino (42 mg di ferro su 100 gr) e il fegato di oca (30 mg). Tra le carni con il maggiore contenuto di ferro c’è anche la carne di cavallo, che fornisce all’organismo anche un buon contenuto di vitamina B12 e altri micronutrienti e la bresaola.

Non solo carne: buoni quantitativi di ferro si trovano nel pesce: tonno, merluzzo e salmone sono i più ricchi di ferro, mentre i molluschi apportano vitamina B12 e rame.

In ogni caso la donna e le persone che maggiormente rischiano la carenza di ferro devono studiare con il nutrizionista una dieta che preveda un buon consumo di alimenti di origine animale (carne e pesce). Solo così si potrà evitare l’anemia da mancanza di ferro ed essere sempre in salute e pieni di energia. 

Contattami per studiare un regime alimentare ad hoc e avere sempre valori di ferro ottimali!

 

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