Ritenzione idrica: cosa è e la dieta consigliata dal nutrizionista

Cause e rimedi

Con ritenzione idrica si intende la tendenza a trattenere liquidi nell’organismo, e che si accumulano negli spazi interstiziali, ovvero quelli tra cellula e cellula. L’accumulo avviene soprattutto in quelle zone maggiormente predisposte al deposito di tessuto adiposo, come addome, cosce, glutei e caviglie. La presenza di liquidi in eccesso causa edema. 

Questo disturbo colpisce prevalentemente le donne, ma anche gli uomini ne soffrono. I liquidi che non vengono correttamente smaltiti a causa di un’alterata funzionalità del sistema venoso e dei vasi linfatici ristagnano, e con essi anche un’ampia varietà di tossine in grado di influenzare il metabolismo cellulare, già compromesso dal ridotto apporto di ossigeno.

I sintomi della presenza di ritenzione idrica

Gambe gonfie e senso di pesantezza sono senza dubbio i sintomi più frequenti di ritenzione idrica. Talvolta si hanno anche cambi nell’aspetto della pelle, che cambia leggermente colorazione e diventa più lucida. Nei casi più gravi, invece, può essere compromessa la capacità di movimento (in particolare se a essere colpite sono le caviglie) oppure, se viene interessata la zona addominale, la ritenzione idrica può comportare disturbi gastrointestinali o perdita di appetito.

Quali sono le cause della ritenzione idrica?

Le principali cause di ritenzione idrica sono:

  • Predisposizione genetica;

  • dieta non equilibrata, ricca di alimenti salati o contenenti caffeina;
  • cattivo funzionamento della circolazione sanguigna, venosa in particolare, e linfatica;
  • uso frequente e/o prolungato di trattamenti farmacologici tra i quali antinfiammatori, cortisonici, terapia ormonale sostitutiva in menopausa ecc.;
  • presenza di patologie rilevanti come disfunzioni cardiovascolari o renali, patologie della vescica o del fegato, ipertensione arteriosa, alterato metabolismo glicemico e resistenza all’insulina, dato che quest’ultima agisce a livello di ritenzione del sodio;
  • sovrappeso;
  • intolleranza al lattosio;
  • eccessiva sedentarietà;
  • fumo;
  • abuso di alcolici;
  • gravidanza o, in generale, alterazioni ormonali (in particolare dei livelli di estrogeni) durante il ciclo mestruale;
  • abiti troppo stretti o tacchi troppo alti soprattutto se indossati per rimanere in piedi per molto tempo.

Fortunatamente, nella maggior parte dei casi si tratta di squilibri dovuti soltanto a uno scorretto stile di vita e cattive abitudini alimentari, che sono perciò facili da prevenire e da risolvere con piccole attenzioni quotidiane.

La differenza tra ritenzione idrica e cellulite

Non bisogna confondere il termine “ritenzione idrica” con “cellulite” in quanto, nonostante le aree interessate e la manifestazione visiva siano simili, questi due disturbi hanno cause diverse. 

La cellulite, a differenza della ritenzione idrica, è infatti un’infiammazione del tessuto sottocutaneo che provoca un rigonfiamento e la famosa “pelle a buccia d’arancia”. Nel caso in cui la ritenzione non sia il risultato di altre patologie, per ottenere miglioramenti della situazione in breve tempo è possibile mettere in pratica alcuni rimedi utili ed efficaci. Praticare sport come il nuoto o fare regolarmente passeggiate a passo sostenuto per rinforzare la microcircolazione, e nel contempo evitare di stare a lungo in piedi senza muoversi, è senza dubbio la migliore strategia. Sono controindicati invece sport come la pallavolo, la corsa o il tennis in quanto prevedono un frequente e pesante impatto con il terreno.

È importante anche l’alimentazione. Mangiare in modo sano, evitando in particolare di salare troppo le pietanze e di consumare cibi salati (salumi, formaggi stagionati, pesce affumicato, salatini, frutta secca tostata e salata), è il primo passo. Al contrario, aumentare il consumo di frutta, verdura, formaggi freschi, fibre e cereali integrali comporta notevoli benefici contro la ritenzione in quanto favorisce la motilità intestinale e diminuisce il rischio di stitichezza. 

Fondamentale per prevenire e combattere la ritenzione idrica è infine l’abitudine a una corretta idratazione quotidiana. Le acque da preferire sono quelle oligominerali o minimamente mineralizzate per ridurre l’introduzione di sodio, mentre da evitare, o in ogni caso da moderare, sono in generale le bibite gassate, quelle contenenti zuccheri non naturali e gli alcolici, in quanto, sebbene forniscano acqua, portano con sé anche molte altre sostanze non prive di calorie e che potrebbero quindi, in certe situazioni, andare ad accentuare il sovrappeso.

Come trattare la ritenzione idrica e eliminare i liquidi in eccesso?

Per eliminare i liquidi in eccesso possono poi essere utilizzati prodotti diuretici che aumentano il drenaggio dei liquidi corporei. Tra i rimedi naturali che possiedono proprietà diuretiche ci sono:

  • l’uva ursina;

  • il mirtillo;
  • gli asparagi;
  • il finocchio;
  • il tarassaco;
  • l’aloe vera;
  • il gambo d’ananas;
  • la betulla;
  • l’ippocastano.

Se l’effetto diuretico fosse importante, è bene integrare anche con sali minerali.

Per migliorare il circolo e ristrutturare le pareti dei vasi, specie dei capillari, limitando la fuoriuscita di fluidi e quindi, il gonfiore, si può ricorrere ad alcuni rimedi naturali, come:

  • fucus;
  • pilosella;
  • centella asiatica;
  • mirtillo;
  • ippocastano;
  • carciofo.

Questi rimedi stimolano anche il recupero dei fluidi che si sono già accumulati nei tessuti, attivando il sistema linfatico.

Per favorire il drenaggio possono essere utili anche dei massaggi linfodrenanti e la pressoterapia.

I consigli del nutrizionista per contrastare la ritenzione idrica con la dieta

Il nutrizionista consiglia di mettere in atto alcuni accorgimenti in cucina per contrastare la ritenzione idrica con la dieta. Tra questi ricordiamo di:

  • limitare il sale sostituendolo per esempio con spezie, limone, aceto (meglio se tradizionale) o olio extravergine d’oliva per mantenere la giusta sapidità del piatto;
  • limitare il consumo di caffè e cibi preconfezionati, trasformati o conservati in salamoia;
  • non eccedere con il consumo di latte o formaggi molto stagionati;
  • aumentare le porzioni giornaliere di frutta e verdura, oltre che di cereali integrali e alimenti ricchi di fibre. Tra la frutta, particolarmente consigliato è il consumo di quella ricca di vitamina C, potassio e magnesio (agrumi, ananas, kiwi, ciliegie, albicocche, fragole, uva, avocado), mentre tra le verdure le più utili sono patate, spinaci, lattuga, radicchio, broccoli, cavolfiori, pomodori, meglio se freschi;
  • evitare carboidrati raffinati, fritti, burro e bevande zuccherate o alcoliche.

La ritenzione idrica è un problema comune e diffuso, ma grazie ai consigli del nutrizionista, ad un piano alimentare equilibrato e a uno stile di vita sano con tanto sport e movimento si può contrastare efficacemente l’accumulo di liquidi nei tessuti.

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